All’interno del percorso PFP2 la Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila si sta occupando del restauro di due importanti opere lignee policrome. La prima è la statua di “San Clemente” (XIII) proveniente dall’Abbazia di San Clemente al Vomano, presso Notaresco (Teramo), oggetto di studio della studentessa Martina Festuccia per il proprio lavoro di tesi. Per questa scultura l’Accademia ha istituito un’apposita Commissione scientifica, composta da Grazia De cesare, Gabriella Forcucci, Massimo Ceroni, Annamaria Giovagnoli, Mauro Torre e la direttrice, Maria D’Alesio. La seconda opera è un “Cristo Crocifisso” (XVI-XVII) proveniente dal Santuario di S. Maria delle Grazie a Varoni, frazione di Amatrice (Rieti), oggetto di tesi della studentessa Veronica Di Marco con la supervisione della prof. Gabriella Forcucci e del dr. Giuseppe Cassio, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti.

Entrambe le opere lignee sono state sottoposte a indagini scientifiche di biotremologia, disciplina scientifica che studia il mondo in cui gli insetti usano micro-vibrazioni, impercettibili agli uomini, per comunicare tra loro e percepire l’ambiente. Nuovi studi vogliono valutare se le stesse tecniche possono essere adattate alle esigenze dei conservatori per individuare la presenza di tarli e valutarne l’attività. Il 24 e il 25 ottobre 2023, presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, la dr.ssa Rachele Nieri, nell’ambito del progetto BIOTRAC finanziato dall’Università degli Studi di Trento, ha effettuato delle misure sperimentali, con accelerometri e laser vibrometro, per rilevare le micro-vibrazioni prodotte dai tarli.