Quest’anno il Festival di Fotografia di Montefano (https://www.festivalarturoghergo.com/) oltre al
premio alla carriera, premio giovane talento, presentazione di libri, mostre, workshop e letture
portfolio, vedrà un singolare momento di incontro e confronto tra docenti e studenti delle Scuole
dell’Alta Formazione Artistica con l’Accademia di Brera, di Roma, di L’Aquila e di Macerata. Questo
momento si catalizzerà in una mostra all’interno del festival dal titolo “Soggetti smarriti” con la
presenza di 16 giovani autori, 4 per ogni accademia, selezionati dal docente di cattedra che ha
aderito al progetto. Una pubblicazione sul ruolo della formazione in fotografia e testi critici
accompagnerà l’evento ed i 16 autori con i rispettivi 4 docenti passeranno 3 giornate di dialoghi
sulla fotografia, ospiti in uno splendido Convento a Montefano.
Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila selezionati per esporre Soggetti smarriti, a cura di Vincenzo Izzo,
sono: Rei Banushaj, Sabina Beta, Anna Eugeni, Debora Panaccione
Inaugurazione mostra: sabato 30 settembre 2023, ore 17.00
Casa delle Associazioni
Via Matteotti 4/6 – Montefano
Fino al 1° ottobre 2023
Orari di apertura: venerdì, sabato, domenica ore 10.00-12.00 e 17.00-20.00,
rivolgendosi al Museo Ghergo (tel. 347 1422378).
Rei Banushaj – progetto ONIROFOBIE
Onirofobie […] vuole esplorare il tema della paura collegata al sogno […] e le immagini realizzate sono una diretta
trasposizione di incubi avuti in passato. Le mie reinterpretazioni dei temi trattati vogliono essere la dimostrazione di
come il mezzo fotografico, nonostante le sue limitazioni, possa arrivare ad unire dei frammenti di realtà per poi
mostrare qualcosa che non è più reale, ma che esiste solo nel mio mondo dei sogni. (Rei Banushaj)
Sabina Beta – progetto NELLA NATURA
Il corpo entra in contatto con la natura, si fonde con essa e raggiunge l’armonia con le sue forme.
Il legame tra i due è profondo e indissolubile.
Le immagini mostrano come non vi sia differenza tra corpo e natura e per questo si possono definire scatti primordiali
[…] (Sabina Beta)
Anna Eugeni – progetto TRACCE
Una figura umana.
Altre figure.
Tracce di una presenza e di un’assenza.
Il rapporto con me stessa.
Il legame con gli altri.
Mutevole e instabile.
Declinato in tutte le sue sfumature.
La complessità dell’identità.
La solitudine.
Un dialogo senza conclusione che lascia spazio a infiniti mondi. (Anna Eugeni)
Debora Panaccione – progetto RAM-MEMORIA REMOTA
Ho recuperato delle diapositive appartenenti a mio padre, datate agli anni 1988-89 (prima che io nascessi), fotografie
a colori scattate da lui, in cui ha immortalato luoghi di un tempo in cui il paesaggio è cambiato, volti di persone e
ritratti familiari […]. Il processo di recupero è iniziato con la volontà di ricostruire una “memoria personale”, una nuova
“immagine-ricordo” in cui, in un momento congelato del tempo, in cui cronologicamente ancora non potevo esistere,
esisto! (Debora Panaccione)
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