foto installazioneInstallazione luminosa “RISCRIVERE FONTAMARA”
Realizzata dal Corso di Scultura coordinato dal Prof. Pasquale Pennacchio -Accademia di Belle Arti di L’Aquila

L’Accademia di Belle Arti di L’Aquila interagisce con la città uscendo allo scoperto e installando un’opera proprio nel giardino antistante l’ingresso dell’istituto. Si tratta di un’installazione luminosa ispirata a questo passaggio del romanzo di Fontamara di Ignazio Silone del 1933: Il primo di giugno dell’anno scorso Fontamara rimase per la prima volta senza illuminazione elettrica. Il due di giugno, il tre di giugno, il quattro di giugno, Fontamara continuò a rimanere senza illuminazione elettrica. Così nei giorni seguenti e nei mesi seguenti, finché Fontamara si riabituò al regime del chiaro di luna. Per arrivare dal chiaro di luna alla luce elettrica, Fontamara aveva messo un centinaio di anni, attraverso l’olio di oliva e il petrolio. Per tornare dalla luce elettrica al chiaro di luna bastò una sera.
L’installazione è, dunque, la trascrizione attraverso un filamento elettroluminescente della parte iniziale di Fontamara, romanzo ambientato in un povero ed immaginario villaggio della Marsica, in cui si racconta dell’oscurità che cala sul paese dopo un “fatalistico” distacco dell’ illuminazione elettrica. Il testo è trascritto lungo parte del perimetro della grande aiuola del parcheggio antistante l’Accademia, collegato alla rete elettrica e si illumina ogni sera al tramonto spegnendosi all’alba, seguendo, attraverso l’uso di un sensore, il mutare delle stagioni.
L’intervento vuole restituire fisicamente e simbolicamente la luce negata ai Fontamaresi e lo fa illuminando le stesse parole usate da Silone per narrare tale negazione. La realizzazione, sotto il coordinamento dei docenti del corso di Scultura, ha visto la partecipazione degli studenti Michele Bignotti, Li Bing Quian, Alice Carrozzi, Marco De Leonibus, Francesca Racano, Gianluca Ragni, Eliano Serafini.